“DOPO IL RIGASSIFICATORE ORA ANCHE UN INCENERITORE”

FIRETTO DI BELLA

Prima il   rigassificatore,  ora un inceneritore, ovvero  impianto di produzione di combustibili solidi secondari, bruciando rifiuti provenienti da ogni parte  della Sicilia.

E’ scontro tra i Cinque Stelle    e il deputato regionale Lillo Firetto  candidato   sindaco di Agrigento.

A rivelare i contenuti di un  incontro svoltosi a  un paio di mesi fa  Roma   al Ministero dello sviluppo economico è Elio Di Bella, candidato al consiglio comunale di Agrigento per il Movimento Cinque stelle.

Al centro dell’incontro, presente anche, l’ Italcementi, l’eventuale  riconversione del cementificio empedoclino.

Stando alla ricostruzione di quanto  avvenuto nel corso della riunione, Calogero Firetto, in qualità di sindaco del Comune di Porto Empedocle, scartata  l’ipotesi di riconvertire,  per la sua collocazione in zona centrale del cementificio ,  si  è però  reso comunque  “disponibile ad individuare altri siti dove i progetti possono essere realizzati (come ad esempio un’area situata vicino al porto), così da continuare a garantire l’occupazione del territorio”.

Se fosse vero, dopo il rigassificatire, sarebbe davvero un altro  bel  regalo per Porto Empedocle e Agrigento.

Ma Firetto replica sostenendo  che quanto sostenuto   da Elio Di Bella è una  “Bufala col botto”.

 Per i “cinque stelle”  ci sarebbero però i  verbali ad inchiodare Firetto.  Anzi  – in attesa magari di una nuova e più chiara replica –  a  leggere appunto la replica, l ’attuale  sindaco di Porto Empedocle sembra  confermare  quando “ricostruito  da Di Bella.

Dopo aver detto che si tratta di una bufala col botto  aggiunge infatti che    ciò che sostanzialmente c’è di vero, è un’interlocuzione in stato avanzato con Italcementi, per l’utilizzo delle sedime per eventuali operazioni di riconversione che non prevedono affatto la riaccensione dei forni.

Proprio quello che sostengono  i Cinque stelle: non è prevista la riaccensione dei forni della Cementeria, ma l’esistenza di un progetto, che Firetto chiama interlocuzione,     per l’utilizzo delle sedime per eventuali operazioni di riconversione.

E scartata la cementeria, Firetto avrebbe fatto mettere  a verbale – al ministero dello sviluppo economico –  di essere pronto ( l’ipotesi non viene smentita da Firetto nella… smentita)   ad individuare un  sito – anche in un’area vicino al porto  – dove realizzare il progetto.

La notizia dei Cinque Stelle  insomma non sembra una bufala. Ma staremo a vedere, pronti ad ospitare ulteriori repliche e smentite  per  comprendere  se a Porto Empedcle è prevista o meno la nascita di un inceneritore.

Di seguito la nota di Elio Di Bella e   a seguire la replica di Lillo Firetto.

 ELIO DI BELLA Candidato nella lista del Movimento Cinque Stelle di Agrigento per il consiglio comunale.

 Dal fumo del cementificio a quello dei rifiuti da bruciare: questo il destino che ci stanno preparando.

Due mesi fa si sono riuniti attorno ad un tavolo a Roma  il Sindaco di Porto Empedocle Firetto con   dirigenti del ministero dello sviluppo economico, della Regione, di Italcementi, dei sindacati per esaminare alcune proposte di riconversione del cementificio.

Appare chiaro dalla lettura del verbale che “ è considerata più sostenibile” l’idea di realizzare un impianto di produzione di combustibili solidi secondari bruciando rifiuti provenienti da ogni parte  della Sicilia e non solo. Del tutto trascurata invece è l’idea di un “rafforzamento in chiave turistica del sito” a due passi dalla valle dei templi e dalla casa di Pirandello.

Calogero Firetto, in qualità di Sindaco del Comune di Porto Empedocle, ha dichiarato che, “proprio in virtù della collocazione in zona centrale del cementificio, è difficile pensare allo sviluppo della prima soluzione prospettata (quella del Css). Si è reso comunque disponibile ad individuare altri siti dove i progetti possono essere realizzati (come ad esempio un’area situata vicino al porto), così da continuare a garantire l’occupazione del territorio”.

Ma è noto che il Porto è praticamente in città e qualunque area situata vicino al Porto sarebbe quindi vicina alla cittadina di Porto Empedocle e ad Agrigento. Firetto ha dato quindi la disponibilità a realizzare usare il nostro territorio anche per un progetto che in tantissime altre città viene realizzato ben lontano dai centri abitati per  non mettere in alcun modo a repentaglio la salute della gente che proprio un Sindaco dovrebbe per primo tutelare, essendo il primo responsabile

Il movimento cinque stelle in parlamento si è opposto duramente alla legge che facilita l’incenerimento dei rifiuti nei cementifici perché l’utilizzo del “combustibile solido secondario” è dannoso e superato.

Con le moderne tecnologie si possono riciclare tutti gli scarti plastici e cartacei. Il futuro per noi è rifiuti zero.

É inaccettabile bruciare rifiuti, è uno spreco di risorse ed un costo altissimo in termini ambientali e per la salute; è inaccettabile consentire ancora di inquinare, è inaccettabile contravvenire ancora alle disposizioni Europee sul recupero della materia che è prioritario nella gerarchia d’intervento, e violare ancora la Direttiva 96/62/CE, sulle polveri sottili fin anche dopo la condanna all’Italia della Corte di Giustizia del 19 dicembre scorso.

Dal punto di vista tecnologico, l’incenerimento del cosiddetto CSS (già “Combustibile da Rifiuti” ex Cdr ex inceneritore) nei cementifici è totalmente superato.

Oggi è possibile recuperare e riciclare anche scarti plastici e cartacei fino a qualche anno fa difficilmente trasformabili in nuova materia. Lo si può fare avviando nei fatti strategie alternative che creano più posti di lavoro, se sono più sostenibili a livello economico ed ambientale.

Nella nostra provincia hanno chiuso le centraline così che non conosciamo la percentuale di presenza di polveri sottili nell’aria. Ecco le intenzioni di chi ci governa: spargere nell’aria fumi e tenere chiuse le centraline per non farci sapere cosa respiriamo. I conti tornano.

Le grandi industrie ci trattano come terre da colonizzare e in cui fare ciò che altrove non verrebbe consentito e i loro amici politici ci tengono all’oscuro su ciò che respiriamo, beviamo, mangiamo. Le elezioni comunali ad Agrigento sono un’occasione per cambiare pagina sulla politica ambientale e sulla salute.

Vogliamo che la gente sia informata e sia ascoltata (come vuole la normativa Seveso 2 anche tramite referendum)   su questa vicenda,  che riguarda il futuro del nostro territorio. Non accettiamo decisioni verticistiche interessate solo al profitto di alcuni e contrari alle nostre vere esigenze di lavoro e di salute.

 

 

LILLO  FIRETTO

“Una bufala col botto! Ciò che sostanzialmente c’è di vero, è un’interlocuzione in stato avanzato con Italcementi, per l’utilizzo delle sedime per eventuali operazioni di riconversione che non prevedono affatto la riaccensione dei forni. Anzi; nei prossimi giorni sarà ufficializzato un Piano per l’abbattimento delle ciminiere che hanno costituito nel tempo una robusta invasività ambientale. Purtroppo, di questi tempi, con l’approssimarsi dell’ appuntamento elettorale, le mistificazioni e le strumentalizzazioni sovente fioccano!”

6 aprile 2015