Una parte della Villa Genuardi, sarebbe stata venduta a privati. A denunciarlo è stato il candidato sindaco di Agrigento Giuseppe Di Rosa, che ha tenuto una conferenza stampa in prossimità della villa considerata, non a torto una delle più belle di tutto il territorio agrigentino e che rappresenta uno dei beni culturali di maggiore interesse storico, paesaggistico e archeologico.
La Villa è sita in via Ugo La Malfa ed all’interno di essa c’è la sede della Soprintendenza ai beni culturali.
“La segnalazione della vendita – spiega Di Rosa – mi è giunta tramite una lettera anonima nella quale si sottolinea il fatto che una porzione del giardino dell’edificio è stata ceduta ad un prezzo irrisorio e senza la pubblicazione di alcun bando pubblico. La nota che segnala la vendita è stata pure inviata alla Procura della Repubblica ed all’Assessorato ai Beni Culturali e mette in evidenza il fatto che la villa potrebbe essere stata curata dai tanti dipendenti forestali invece di essere ceduta ad un privato a discapito dei cittadini.
Ciò che mi stupisce è che ciò succede solo nella terra di Pirandello: “mentre alla gente viene espropriata per pubblica utilità la loro terra alla quale sono uniti per palesi legami affettivi, ciò che è pubblico viene invece venduto senza nessun criterio e per pochi spiccioli a dei privati”. Gli Agrigentini, e non solo, si troverebbero – qualora non venisse ripristinata la legalità- privati di un giardino riguardo al quale nulla e nessuno avrebbero immaginato si potesse procederne alla vendita visto il suo inserimento anche nei bene dichiarati dall’unesco beni dell’umanità”
Di ora sostiene: che il frazionamento è abusivo perché lottizzazione abusiva non prevista dalla norme vigenti: che la vendita del lotto sarebbe avvenuta senza bando pubblico ne dichiarazione di interessi: che si tratta di Patrimonio dell’Unesco e quindi da non potere alienare: è come se avessero vendo un tempio; per creare il parco effettuati espropri alla povera gente privandola delle proprie radici valori ed affezioni mentre alle lobby a cui faccio riferimento da sempre vengono regalati a prezzi ridicoli lotti di giardino del più bel giardino di Agrigento !
“Ai sensi dell’art. 7 dell’atto di vendita doveva essere effettuato un decreto del presidente della regione siciliana per validare ed approvare il contratto di vendita mentre non è stato effettuato”.
Si Rosa ha mostrato e poi inviato alla stampa la documentazione in suo possesso, trasmessa pure alla Procura della Repubblica.
17 aprile 2015