IMMIGRAZIONE, ALLARME SCABBIA

IMMIGRAZIONE ALLARME SCABBIA32Allarme scabbia in diversi centri d’accoglienza dove sono stati trasferiti centinaia  di migranti giunti negli ultimi giorni in Italia.

L’allarme sanitario  coinvolge anche la Sicilia  con diversi casi di scabbia accertati tra i 334 migranti giunti ad Augusta. Si tratta  di somali, nigeriani e sudanesi ed ospitati nella tendopoli allestita nel porto del comune siracusano.  Tra di loro anche una sessantina  di minori non accompagnati.

allerme scabbia augusta (3) Forse il numero più alto di casi di scabbia è stato accertato in Campania.  Come riporta  il sito on line di Skytg24,   tra i 540 profughi sbarcati al molo Manfredi di Salerno,  ci sarebbero ben 150 casi di scabbia.

I migranti sono in prevalenza di  nazionalità somala ed eritrea tratti in salvo nei giorni scorsi al largo di Tripoli su due gommoni in avaria.  Tra di loro anche  5 donne in stato di gravidanza,  un minorenne non accompagnato e un altro bambino di pochi mesi.

allerme scabbia augusta (5)Altri quattordici i casi di scabbia sono stati invece registrati al centro di accoglienza comunale di Villa Spada, a Roma.  I migranti   –  giunti a Roma provenienti proprio   da Salerno –  sono stati accompagnati all’ospedale Sant’Andrea .

A richiedere interventi urgenti alla prefettura   era stato   il sindacato Ospol  : Sono emersi casi di malattie infettive in soggetti sedicenti minori – si legge nel documento – il personale medico, intervenuto su segnalazione del personale di polizia locale, ha rilevato la presenza presumibile di casi di scabbia e tubercolosi da accertare tramite personale medico specializzato.

allerme scabbia augustaAllarme sanitario anche in Lombardia per  quattro casi sospetti di scabbia a Milano .

Come ha dichiarato  l’assessore comunali alle  Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, “i casi sono stati rilevati dagli operatori sanitari tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al Centro di via Corelli. Le quattro persone sono state portate dalle ambulanze del 118 all’ospedale Niguarda e al San Paolo per gli accertamenti ed eventuali cure”.

26 aprile 2015