Firetto: “Politica senza umanità”. Arnone: “Spampazzati milioni”. Di Rosa:”Firetto fa la vittima”

arnone firetto di rosa
Continua lo scontro tra  Lillo Firetto e Giuseppe Arnone.
Firetto incalzato dalle iniziative anche giudiziarie di Arnone si rivolge agli Agrigentini, accusando Arnone di travisare le regole del confronto democratico. Arnone replica accusando Firetto di avere spampazzato i milioni di compensazione ricevuti dall’Enel.
E c’è pure l’altro candidato sindaco, Giuseppe Di Rosa, che rimprovera a Firetto : vuole fare la parte della vittima.

foto firetto sindacoFIRETTO. “sapevo che la mia candidatura sarebbe stata contrastata da gruppi e individui che hanno paura del cambiamento, che temono una città finalmente in ordine e rispettosa dei diritti dei cittadini. Ma non immaginavo che si potesse scatenare una guerra contro la mia persona fatta di veleni, di calunnie, di grossolane bugie, una guerra finalizzata non alla vittoria ma a creare un clima di paura e di intimidazione”.
“Il protagonista assoluto di questo volgare travisamento delle regole del confronto democratico – prosegue il post – è Arnone, il quale si è offerto a fare da ‘mazziere’ mediatico non per affermarsi elettoralmente, ma per cercare di frenare la nostra vittoria, certamente in accordo con altri competitori. Serve saldare la simpatia che mi avete manifestato sin dall’inizio della mia candidatura a sindaco di Agrigento: la mia affermazione elettorale sarà non solo speranza per la città, ma anche la sconfitta di questo modo di intendere la lotta politica, senza un briciolo di umanità e di rispetto.
Un voto alla mia persona sarà un voto di netta e inappellabile condanna dei metodi di Arnone che anto danno hanno fatto alla città e a molti suoi cittadini” .

IMG-20150502-00117ARNONE. Va avanti imperterrito e propone, illustrando uno dei suoi punti programmatici di Riunificare i Comuni di Agrigento e Porto Empedocle, sotto l’unica denominazione” Agrigento e il suo porto” occorre togliere a pessimi amministratori empedoclini che combinano solo guai in danno agli agrigentini l’autonomia amministrativa , che come comprovano i casi Guarraci e Firetto, non la sanno utilizzare.
Arnone parla delle fogne a cielo aperto costanti sulla spiaggia di Marinella e Lido Azzurro, mentre il Comune di Porto Empedocle ha letteralmente”spampazzato” i  milioni dell’Enel in concerti con i Matia Bazar e festini vari, senza neanche liberare le spiagge e il mare dai torrenti fognari.

DI ROSA. Adesso Firetto vuole fare la parte della vittima.
di rosa camper (2)“Piano piano esce fuori la sua vera natura. Un pò per volta evidentemente inizia a capire che l’abbraccio mortale dei suoi fedeli (?) quanto pseudo nascosti amici politici, potrebbe soffocarlo sia prima che dopo le elezioni. Rispondere su un social network ha un solo vero significato; paura del confronto ma, stando a quello che si è fatto scrivere da chi lo serve da oltre un decennio è chiara ed evidente la paura di non farcela, paura che la gente abbia finalmente, capito tutto. La storia ad Agrigento, vorrebbero che si ripeta ancora una volta e sembra ieri quando si parlava di qualcuno che si professava al di sopra dei partiti. Purtroppo per lei caro signor Firetto sono finiti quei tempi; sono finite le farse; sono finite le prese per i fondelli per una popolazione oramai stanca di promesse, stanca di illusioni, stanca di ferventi segreterie politiche che nel corso degli anni hanno prodotto solo interessi privati per pochissimi e che tutti conoscono molto bene. Ma dico io. Alle sue spalle ci sono e solo per citarne due, anzi non li cito perché non mi piace nominarli, politici sopraffini che da un ventennio ed oltre, hanno fatto esattamente quello che nessun altro sarebbe mai riuscito a fare per questa città e cioè, nulla. Il nulla più assoluto e più totale. Non voglio sciorinare le solite cose note a tutti ma dico sempre io, ma perché i due tutor non fanno un paio di comizi pubblici tirando fuori la testolina dai loro enormi e maleodoranti carapaci regionali e ministeriali. La smetta signor Firetto da Porto Empedocle per favore, di umiliare e sbeffeggiare i suoi avversari con discorsi addirittura vittimistici perché ci vuole coraggio a farlo. Piuttosto, le ripeto e la invito a fare comiziare i signori che la spalleggiano e veda poi quanti applausi riceveranno dagli agrigentini. No vero? Non è possibile farli uscire allo scoperto; loro si muovono solamente come su una scacchiera dove ci sono delle pedine e come in un gioco di strategia perverso grazie al loro potere politico becero e vecchio, approfittando delle esigenze dei “miei concittadini”, hanno voluto tanta gente intorno; tante liste di persone anche per bene per l’amor di Dio ma anche composte da chi avrebbe fatto volentieri a meno di partecipare. Ma poi dico io, vi siete messi dentro anche i temerari consiglieri uscenti. Che coraggio e che faccia tosta, per non parlare delle commistioni tra “abusivi e associazioni varie”, Cosa dire di più, all’ombra dei templi di cose se ne sono viste veramente tante ma oggi sento che qualcosa sta cambiando; si percepisce una strana voglia di “cambiamento”, si sta respirando un’aria di voglia di pulizia. Il vecchio, ha fatto abbastanza nel non fare niente questo è chiaro a tutti. La mia candidatura è anomala è vero, me ne sono convinto anche io e mi avete convinto proprio voi. Io non appartengo ai piani alti. Eleggere me, umile abitante della Via Manzoni significherebbe tanto per la città dei templi. Significherebbe porre fine ad un sistema politico che nel corso dei decenni, ha prodotto una condizione di vivibilità per gli agrigentini, da terzo mondo. La gente ha capito, lo percepisco giorno per giorno durante i miei spostamenti per la città, se ne faccia una ragione e sappia che la battaglia non sarà così semplice come può sembrarle perché oggi le condizioni sono diverse e di promesse non mantenute, ne sono state fatte a migliaia più di quanti sono gli stessi elettori