Immigrazione, il procuratore di Agrigento Di Natale:”Qui è un caos, impossibile identificare tutti”

di natale“Qui è  un gran caos. Il punto debole sta nella procedura di controllo delle impronte digitali”.

Lo ha dichiarato a Radio 24, il procuratore  della repubblica   di Agrigento, Renato Di Natale, in prima linea da anni sul fronte della immigraione.

Basterebbe  ricordare che Touil Abdelmajid,  il  marocchino, arrestato con l’accusa di essere uno dei responsabili dell’attentato

“Qui è  un gran caos. Il punto debole sta nella procedura di controllo delle impronte digitali”.

Lo ha dichiarato a Radio 24, il procuratore  della repubblica   di Agrigento, Renato Di Natale, in prima linea da anni sul fronte della immigrazione.

Basterebbe  ricordare che Touil Abdelmajid,  il  marocchino, arrestato con l’accusa di essere uno dei responsabili dell’attentato al museo Bardo, aveva ricevuto decreto di espulsione dal questore di Agrigento.

“Dopo un provvedimento di espulsione, te ne vai o no, non c’è  modo – aggiunge il magistrato –  di verificarlo. Bisognerebbe sastrage migrantipere in tempo reale    se uno è  già’ entrato e ha ricevuto un’espulsione. Si sarebbero dovuto raffrontare le impronte di questo soggetto che rientrava, con quelle prese a febbraio, ma non so quante volte si confrontano, considerando che abbiamo migliaia di sbarchi mensili. Probabilmente non avviene”.
Ricostruendo le procedure dopo uno sbarco, il procuratore Di Natale ricorda che “si cercano innanzitutto gli scafisti; i migranti o fuggono o vengono sparpagliati e poi comunque fuggono: direi che e’ un gran caos”.

Secondo il procuratore, l’introduzione di un diritto d’asilo europeo “aumenterebbe anche i controlli e la sicurezza, perché  questa verrebbe garantita anche con l’aiuto degli altri paesi europei. In questo momento, l’Italia anche come attività di polizia giudiziaria ne ha fin sopra i capelli. E ritengo sia estremamente difficile fare controlli seri su tutti”.

La solitudine in cui è  lasciata l’Italia la rende più vulnerabile?

“Certamente e invece si potrebbe aumentare la sicurezza dell’intera Europa” aiutando l’Italia, perché  “anche altri Paesi possono essere esposti” a rischi provenienti da persone sbarcate nel nostro Paese.