“STOP A GENDER NELLE SCUOLE”, UN MILIONE A ROMA PER “DIFENDERE I NOSTRI FIGLI”

Un milione in piazza per “difendere i nostri figli” e per dire “stop a gender nelle scuole”. E d’ora in poi non siSan giovanni (3)  potrà non tenere conto di quanto è avvenuto oggi  a Roma ed in tanti, tantissimi  se ne sono resi conto.

Sì perché è  riuscita oltre ogni aspettative  la manifestazione promossa dal comitato “Difendiamo  i nostri figli”  per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà, vogliamo difendere la famiglia naturale dall′assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando surrettiziamente e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole″.

 San giovanni (4)Una manifestazione annunciata imponente e nei fatti poi risultata tale a difesa dell′istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell′infanzia la propaganda dell′ideologia gender definita da Papa Francesco ″un errore della mente umana″.

″Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, San giovanni (6)credenti e non credenti, per dire no all′avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell′ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell′utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini″

San giovanni (2)“Con questo evento – spiega il portavoce del comiitato, il cardiochirurgo Massimo Gandolfini   chiediamo che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini. Sono teorie senza basi scientifiche”.

Sul palco  ad un certo punto sale pure  l’imam della moschea di Centocelle:  il gender  dice «è pericoloso, cattivo per l’umanità. Con la vostra forza possiamo sconfiggerlo .  Siamo qui tutti insieme, musulmani e cristiani, per difendere la famiglia». Così l’Imam responsabile della Moschea di Centocelle, dal palco del Family Day che si sta svolgendo a Roma. «Anche la comunità islamica è contro questo progetto pericoloso per l’esistenza dell’umanità che vuole inquinare i cervelli dei nostri figli.

San giovanni (5)

Manifestazione nata e portata avanti con la benedizione del  Vaticano tramite un messaggio del presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monsignor Vincenzo Paglia.

Sostegno anche dal  Vicariato, che poi è la diocesi del Papa che ha  fatto circolare, nelle parrocchie romane,  una lettera in cui invitava a sostenere la manifestazione.