Sciopero dei netturbini ed emergenza rifiuti: si inasprisce la scontro con toni duri e con il sindaco Lillo Firetto che addirittura parla di essere vittima di un vergognoso ricatto.
La situazione, insomma, è diventata esplosiva e visti i termini utilizzati dal sindaco non è da escludere che possa anche essere avviata una inchiesta e che da un momento all’altro il preffetto Nicola Diomede disponga la precettazione dei netturbini in sciopero.
“ Si tratta – dice Firetto – di una astensione abusiva in spregio ad ogni regolamentazione del diritto di sciopero. Siamo in presenza di un vergognoso ricatto che richiede una sana reazione”.
“E’ bene chiarire ai cittadini –aggiunge Firetto – che si tratta di una vertenza sindacale interna tra le ditte e i lavoratori, rispetto alla quale nulla può e deve fare il Comune. Nell’aggiudicarsi la Gara, infatti, le ditte hanno assunto l’impegno di garantire i livelli occupazionali. Per questa ragione, Comune e Prefettura hanno invitato le ditte a trovare un’intesa con le organizzazioni sindacali. Condiscendere alla richiesta di integrazione di ulteriori risorse finanziarie significherebbe tra l’altro, oltre che giuridicamente improponibile a Gara chiusa e aggiudicata, un ingiustificato ulteriore aumento delle tariffe a carico degli agrigentini. E noi, al riguardo non siamo disponibili. Siamo certi che la Prefettura vorrà adottare gli Atti conseguenti!”.
E quando Firetto parla di atti conseguenziali, sicuramente fa riferimemto alla precettazione.