CARTOLINA PER FIRETTO E FONTANA, BUSINESS ALBERI: ECCO COME LI POTANO E LI TAGLIANO : BASTA CON I BARBARI

ALBERO POTATO

Ecco come tagliano  e potano gli alberi ad Agrigento e quali sono le conseguenze: se si cercano degli incompetenti  e barbari in materia basta venire nella Città dei Templi.

Roba mai vista. Sì per chi non è mai venuto ad Agrigento.

Potare gli alberi è una vera e propria scienza. Ci vuole  gente  esperta e preparata in grado anche – coscienziosamente – di decidere – se malati e irrecuperabili –  quando vanno tagliati.

IMG-20150819-00979La scelta del periodo di potatura – si legge andando su Internet –  è molto importante per la salute dell’albero.

Intervenire nel momento sbagliato compromette la vitalità della pianta, la reazione alla perdita di rami e foglie può essere molto negativa: disseccamento dei rami potati per gli alberi che non sopportano la potatura,  ustioni della corteccia,  emissione di un sovrannumero di nuovi rami  o deperimento dell’intera pianta, per  alberi poco vigorosi o già deboli.

Ed il risultato di un intervento da incompetenti è l’albero fotografato sopra:  una potatura a  “grappolo”  con i rami  e le foglie che stanno raggiungendo  il marciapiede, a ridosso   del piazzale del quartiere del Campo Sportivo.

Ad Agrigento gli alberi invece si potano quando capita, senza alcuni criterio, in ogni momento dell’anno, in qualsiasi stagione. E   nella maggior parte dei casi altro che potatura: vengono tagliati quando sono ancora in salute.

Quasi si trattasse di un vero e proprio  business.

Dove va a finire la legna che si ricava dalla potatura e dal taglio indiscriminato? Chi certifica se gli alberi vanno potati, mentre  altri barbaramente  eliminati? Negli ultimi   mesi  c’è stata una vera e propria strage. Chi l’ha coordinata? C’è un regista?

Non è giunto il momento  che tutto questo  finisca?

L’albero ritratto nelle foto  ( sono stata scatatte a distanza di qualche settimana l’una dall’altra)    è stato potato prima che Firetto si insediasse.

Da qui l’appello al sindaco ed all’assessore  ambientalista Fontana  affinchè – non si chiede poi troppo –  gli alberi vengano potati – fa mani esperte – quando è giusto che debbano essere potati vengano potati e che vengano tagliati,   quasi di netto,  quando qualcuno, giudiziosamente competente certifichi  sotto la propria responsabilità che deve essere “abbattuto” perchè malato e irrecuperabile. Perchè altrimenti è inciviltà bella e buona.

In tanti, vicini a Firetto,   in questi giorni a proposito del Ferragosto hanno parlato appunto di   inciviltà,  di Barbari, di Unni da fermare a qualsiasi costo, di  maleducati e che più ne ha più ne metta.

Non sarebbe bene che il Comune,  protagonista e responsabili degli scempi, cominciasse  a dare l’esempio facendo in modo che quanto sino ad ora è avvenuto non accada più?

Il giorno in cui l’albero è stato potato come,  documenta la foto pubblicata sotto,   altri due alberi che si trovavano sollo stesso marciapiede. dopo l’intervento degli esperti(!?)  in potatura, erano ancora vivi e vegeti. Li avevano risparmiati.

Ora non ci sono più, li hanno tagliati. Perchè? Non erano “malati”.

Firetto non si era ancora insediato: ma potrebbe il sindaco,  l’assessore all’ambiente  Fontana e gli ambientalisti che gravitano attorno al primo cittadino  chiedere  una dettagliata relazione a chi di competenza del Comune  dove spieghi cosa è avvenuto?

Aspettiamo una risposta.

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ALBERO POTATO