Di Gerlando Gandolfo
Sono da poco passate le 23 quando il sindaco Lillo Firetto a conclusione dei lavori consiliari prende la parola.
Inizia storcendo un po’ il naso nei confronti di chi – prima d lui – dall’opposizione ha inteso condire il proprio intervento con alcune citazioni.
Ma poi – proprio lui – conclude il suo intervento con una citazione.
Ma andiamo, velocemente, per ordine.
Prima di lui – come c’era da aspettarsi – in tanti – consiglieri della maggioranza – hanno incensato il primo cittadino.
E come c’era pure da aspettarsi – qualche consigliere della sparuta opposizione – ha espresso critiche all’indirizzo della nuova amministrazione.
C’è Marcello La Scala – ci riferiamo alle battute finali del consiglio – che ribadisce la posizione del Movimento Cinque Stelle e chiede le dimissioni dell’assessore Fontana, poi snocciola uno dopo l’altro i problemi non ancora affrontati e risolti dalla giunta come la presenza di erbacce davanti le scuole.
Viene richiamato dalla presidente Catalano: deve attenersi all’ordine del giorno.
Replica La Scala: guardi che mi sto attenendo proprio a quanto prevede il terzo punto dell’ordine del giorno : Comunicazione della composizione della Giunta comunale al Consiglio comunale” con i consiglieri che possono quindi liberamente replicare. Sembra proprio – La Scala – avere ragione. Già:si può esprimere ogni tanto una critica a Firetto ed alla sua giunta? O ci vuole il permesso? Mha!
Dopo di lui – siamo alle battute finali – interviene Nello Hamel. Anche lui – come farà da lì a poco Firetto – sorprendendo un po’- invita le opposizioni ad evitare citazioni che lasciano – intende in pratica dire – il tempo che trovano.
Anche in questo caso: un consigliere democraticamente eletto, può dire e citare Marx o Fidel Castro o chi vuole, quando vuole e come vuole? O no? Già perchè anche il sindaco Firetto sembra d’accordo con Hamel.
Ecco appunto il sindaco. Racconta che agli inizi del suo primo mandato consiliare a Porto Empedocle preparava gli interventi cercando di renderli interessanti con citazioni e quant’altro potesse fare colpo.
Si rese conto – aggiunge – che aveva sbagliato e che bisogna invece incidere con iniziative concrete.
Niente citazioni quindi.
Poi – dice in pratica – la campagna elettorale è finita. Il popolo ha sempre ragione. Abbiamo vinto le elezioni.
E questo mettetevelo bene in testa. Sembra questo il messaggio che intende sfrontatamente lanciare forte. Basta attendere qualche minuto.
Il sindaco ha finito di parlare. Lascia lo scranno e che fa Firetto? se ne va con una citazione. Ma dai! Possibile?
Si proprio cosi: “Per dirla con la buonanima di Califano…tutto il resto è noia”.
Cosa vuol dire: chi non è d’accordo con lui e con la sua maggioranza è noioso? Tutti omologati? Tutti allineati?
Siamo sicuri che non volesse dire questo. Perche altrimenti sarebbe davvero sfrontato. Sbaglierebbe tutto.
Il confronto, se corretto, dovunque avvenga, non può essere noia.
E’ democrazia. O no, sig. Sindaco?