Ad una svolta clamorosa le indagini per l’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, i fidanzati assassinati a Pordenone lo scorso 17 marzo scorso nel piazzale della palestra di pesistica che i due giovani frequentavano.
Per il duplice delitto c’è infatti un indagato e l’accusa è stata già formalizzata. Si tratta di un commolitone 26enne di Trifone, del quale era amico, che ha già nominato un difensore.
Gli inquirenti, coordinati dal procuratore capo di Pordenone Marco Martani, continuano comunque ad essere prudenti. Si sono limitati dire di avere “una idea seria” su quanto accaduto, ma che appunto non possono dire di più per non dare dare vantaggi al killer. Il magistraro ha infatti spiegato che le indagini sono ormai giunti ad una fase delicata.
Tra tanta prudenza è emerso comunque che non si sarebbe trattato di un omicidio avvenuto su commissione.
Non ci sarebbe cioè mandanti con il killer che avrebbe r ideato e compito il duplice delitto da solo.
Il killer avrebbe utilizzato una Beretta automatica calibro 7,65 ed un caricatore compatubile con la pistola è stato rinvenuto alcuni giorni fa dai sommozzatori dei carabinieri dell’Arma sul fondale di un laghetto vicino al piazzale dove è stato consumato il duplice omicidio.
Ad una svolta clamorosa le indagini per l’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, i fidanzati assassinati a Pordenone lo scorso 17 marzo scorso nel piazzale della palestra di pesistica che i due giovani frequentavano.