“Torno a respirare la libertà. Nella mia coscienza sono innocente. Sono andato a sbattere contro la mafia. Tornassi indietro metterei un airbag. Ho fatto degli errori, non mi voglio nascondere io li ho pagati, altri no. Ora credo di avere il diritto di ricominciare”.
Così Salvatore Cuffaro, ex governatore della Sicilia appena uscito dal carcere di Rebibbia dove ha scontato 4 anni e 11 mesi di reclusione, per la pena che gli fu inflitta nel 2011 dalla Cassazione.
“Oggi posso dire di aver superato il carcere. La politica attiva, elettorale e dei partiti è un ricordo bellissimo che non farà parte della mia nuova vita. Ora ho altre priorità Ho amato la politica e non rinnego nulla di ciò che ho fatto non mi sento tradito”.
“Non era scontato che riuscissi a superare il carcere. Non era semplice farcela tenendo sana la mente ed integro il cuore. Il carcere non è un posto normale, ti toglie il fiato e tante altre cose, però non è riuscito a togliermi l’amore della mia famiglia. E non mi ha impedito di amare la mia Sicilia e il nostro Paese. Se ce l’ho fatta lo devo al mio senso delle istituzioni, al rispetto che ho sempre avuto per la giustizia e alla fede che mi ha sempre accompagnato in questi anni difficili – spiega – Ho lasciato fuori le mura qualsiasi tipo di risentimento. Sono un cattolico e il perdono è una delle cose più importanti”.