RACCOLTA DIFFERENZIATA, ALTRO FLOP DOPO IL PALATENDA

DIFFERENZIATA, FIRETTO FONTANA Un flop dietro l’altro: dopo il Palatenda inutile, costoso (pagato 44 mila euro) e inguardabile ecco il fiasco della raccolta differenziata porta a porta.
Doveva partire il primo marzo a Fontanelle, hanno tolto tutti i cassonetti per poi accorgersi che non poteva partire. In tanti non ne sapevano niente, come se fosse obbligatorio seguire i Tg locali che hanno dato la notizia riportando alcun dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa del sindaco Lillo Firetto e dell’assessore Mimmo Fontana.
Pochissime le indicazioni fornite dando l’idea di un progetto frutto dell’ improvvisazione e della disorganizzazione. O sarebbe meglio dire frutto della incompetenza.
Nessuna istruzione su come e su cosa conferire nei contenitori dell’umido. Dove la differenziata la sanno fare agli utenti vengono – per esempio – forniti degli appositi sacchetti per l’umido. Per non parlare dei cosiddetti “carrellati” condominiali.
CASSONETTO DIFFERENZIATAIl carrellato condominale – là dove la differenziata la sanno fare – riguarda l’umido dove ogni condomino accede – con una chiave –  e deposita appunto l’umido.
Il testo ( a differenza di quanto vogliono fare ad Agrigento) cartone, carta, plastica, vetro, vengono depositati nella “campane” – non condominiali – che si trovano per strada e che vengono poi svuotati dal’impresa incaricata della raccolta.
Ci sarebbe poi il carrellato dell ”indifferenziato” dove metti in pratica tutto quello che non metti negli altri “carrellati”.
E vengono pure forniti depliant e dettagliate indicazioni su come fare e su cosa mettere in ciascun carrellato.
Ad Agrigento, invece, un caos , una disorganizzazione ed una fretta che non poteva non rivelarsi un fiasco. Ma al di là della cattiva organizzazione – perchè non avvertire tutte le famiglie interessate singolarmente, “porta a porta” – sono le procedure che sembrano essere state partorite da chi sembra divertirsi a rendere contorti e cervellotici le procedura e gli adempimenti a carico delle famiglie.
Per esempio: I carrellati – almeno tre – da sistemare negli androni del condominio da dove – dopo le 22 – qualcuno li dovrà portare fuori dal palazzo.

Ma chi se ne prenderà cura? I condomini faranno a turno? E in qui palazzi dove gli androni sono piccoli ed angusti, i carrellati dove saranno collocati? Fuori, sui marciapiedi? E se un carrellato prende fuoco finisce addosso ad un bambino? Chi paga?
In fretta e furia hanno ricollocato a Fontanelle i cassonetti: se ne riparlerà a metà marzo.
Un flop annunciato. L’ennesimo. Frutto di una prepotente incompetenza.