AGRIGENTO, VILLA GENUARDI: VERSO LA REVOCA DELLA VENDITA A PRIVATI DI UN PEZZO DELL’AREA ARCHEOLOGICA La replica dell’Hotel della Valle

GLI ACCERTAMENTI DOPO IL SERVIZIO    DE “LE IENE”

C’è anche  la vicenda relativa alla vendita  di un pezzo del giardino di Villa Genuardi, nella Valle dei Templi,  sede della Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento, tra gli accertamenti    avviati  dalla regione Siciliana  su una cinquantina  compravendite di terreni e beni del Demanio a soggetti privati

Le ispezioni mirano tra l’altro ad accertare se  le compravendite siano state concluse senza un bando e una gara pubblica, e che i prezzi non siano stati adeguati alle stime di mercato.

Oltre che villa Genuardi le ispezioni avviate riguardano anche compravendite avvenute  a Stromboli, Furnari  e Porto Empedocle.

Ad avviare le ispezioni contestualmente  alla procedura per la revoca della vendita della porzione del giardino di Villa Genuardi è stato  Giovanni Bologna, dirigente del dipartimento Finanze, ufficio che dallo scorso primo febbraio ha acquisito le competenze su demanio e patrimonio pubblico.

Ispezioni avviate dpo il servizio de “Le iene”.

Abbiamo fatto  – ha dichiarato Bologna all’ANSA – l’accesso agli atti, entro 30 giorni la società  Tas se ritiene legittima la compravendita’ dovrà   presentare documentazione a supporto, scaduti i termini annulleremo vendita”.

“Abbiamo attivato anche il Genio civile che sta facendo la parte di sua competenza – aggiunge Bologna – Stiamo facendo un lavoro certosino, non vogliamo lasciare nulla al dubbio”. “Entro un mese e mezzo conclude il dirigente – contiamo di chiudere le procedure almeno per questa quarantina di pratiche, annullando quelle irregolari”.

Terreni venduti dalla Regione a privati senza alcuna procedura a evidenza pubblica e a prezzi stracciati. Al centro delle indagini – come  detto –  c’e’ anche una porzione di giardino di Villa Genuardi,  , ceduta tre anni fa alla società  Tas, che gestisce un albergo limitrofo.  Un’area assolutamente inalienabile perché ’ sottoposta a vincolo archeologico.

 

“COMPRAVENDITA TERRENO NELLA VALLE DEI TEMPLI: LA   REPLICA DELLA T.A.S.”

L’avvocato Enzo Sinatra, della società Tas, che gestisce l’ Hotel della Valle in Agrigento, interviene in replica a seguito delle notizie stampa sul terreno, già di proprietà della Regione,  a ridosso di Villa Genuardi, nella Valle dei Templi, acquistato dalla Tas, e per il quale la Regione, adesso, ha avviato la procedura di revoca della vendita.
L’ avvocato Enzo Sinatra afferma : 
“Non ho ancora ricevuto alcun atto ufficiale sull’ asserito avvio della procedura di revoca della vendita del terreno.
Se, e quando, riceverò l’ atto di revoca, allora valuterò di conseguenza se oppormi alla revoca, vantando un legittimo titolo di acquisto e instaurando un contenzioso giudiziario, oppure se restituire il terreno che mi è stato venduto riservandomi ovviamente, in ogni caso,  il diritto al risarcimento dei danni, materiali e morali.
Nel merito della compravendita preciso che dal 1998 l’Hotel della Valle ha subito notevoli  infiltrazioni d’acqua negli scantinati causate dal terreno, di cui si discute,  per effetto di lavori di ristrutturazione che all’epoca hanno interessato Villa Genuardi, sede della Soprintendenza ai Beni culturali.
Non mi dilungo su tutto ciò che in sede giudiziaria si è trascinato dal 1998 fino al 17 gennaio 2013 fin quando, innanzi ad un notaio, le parti in causa, quindi  società Tas e  Regione, hanno concluso la compravendita del terreno al fine di evitare un inutile ulteriore contenzioso. Acquistando il terreno, la società Tas ha provveduto a ciò  cui la Regione, dal 1998 al 2013, non è stata capace : ossia la manutenzione degli impianti delle vasche di raccolta acque che la Regione ,in forza di sentenze esecutive promosse dalla T.A.S.,aveva costruito nel terreno suddetto, assenza che ha determinato il ripetersi delle notevoli infiltrazioni d’acqua a pericolo anche delle fondamenta dell’ Hotel della Valle. 
E’ utile precisare, inoltre, che il prezzo della vendita del terreno è stato stabilito dall’ Ufficio del Genio Civile di Agrigento, utilizzando come parametro la vendita da parte di terzi di alcuni terreni in zona A e, soprattutto, adeguandosi al prezzo pagato dalla Regione per la espropriazione di alcuni terreni di proprietà privata confinanti con il terreno acquistato dalla Tas.
Sintetizzando e concludendo : la società Tas ha acquistato il terreno,accollandosene l’onere della manutenzione, in accordo con la Regione, per renderlo innocuo e non più causa di gravi danni alle proprie strutture turistico – ricettive. Ed è l’ unico beneficio ricavato. Infatti, nel terreno acquistato la società Tas non può piantare nemmeno un cavolfiore”.
Infine mi  corre l’obbligo morale di far presente che la Dott: Greco non ha nulla a che vedere con la vendita in quanto all’epoca non era Soprintendente ai Beni Culturale di Agrigento.