REFERENDUM TRIVELLE, IL COMITATO DEL “SI’” : RISULTATO AVVERTIMENTO PER RENZI A Sciacca superato il 53%

Il risultato referendario suoni comunque come un avvertimento per Renzi e per le politiche anacronistiche di sviluppo economico del suo governo.  A scriverlo è  Claudia Casa a  nome del comitato per il ” Sì”, mentre il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola definisce una grande prova di sensibilità  civica il risultato registratro nella sua cita dove sono andati  a votare  ben 17885  toccando il 54% degli aventi diritto.

In Sicilia ha votato il 28,4%, Trapani è la provincia con la maggiore affluenza (33,6%), mentre ad Agrigento  i votanti sono stati il 30,6 percento, con un totale di 102.101 “sì” e 5.704 “no”.

 

COMITATO PER IL “SI'”

“Il mancato raggiungimento del quorum e la conseguente invalidazione della vittoria del SI non significano affatto – – che Renzi e la lobby dei petrolieri che lo sostiene da oggi possono dormire sonni tranquilli.

Quel 32% di elettori che, con grande senso di responsabilità e di rispetto per la democrazia ed i valori che la sottendono, ha scelto di non seguire l’invito del premier a disertare le urne e di esprimere invece attraverso il voto la propria opinione su un argomento che non è stato sentito dalla cosiddetta massa “acritica” ma che è oggettivamente essenziale per segnare una reale svolta nel percorso di sviluppo e crescita economica del nostro Paese, non potrà rimanere inascoltato ed eserciterà un peso specifico rilevante nelle consultazioni elettorali che verranno.

E ciò vale a maggior ragione tenendo conto della schiacciante affermazione del SI: riteniamo, infatti, che farebbe malissimo il Governo Renzi a non attribuire il giusto valore all’86% di chi è andato a votare per chiedere con convinzione e consapevolezza che l’Italia si metta finalmente in riga con gli impegni sul climate change assunti a Parigi nello scorso mese di dicembre e che si cominci a costruire una reale strategia per portare il Paese fuori dalla dannosa dipendenza delle fonti fossili, come sta già avvenendo in altri Paesi della Vecchia Europa, in Australia, perfino negli Stati Uniti.

Non si tratta – come afferma Renzi – di richieste demagogiche ma di legittime pretese, quindi di mettersi seriamente al lavoro per creare le condizioni affinché ciò avvenga: alla Cop 21 di Parigi l’Italia si è data degli obiettivi, ci si adoperi adesso per mettere in campo gli strumenti utili per raggiungerli. Diversamente, quei 13 milioni e rotti di elettori che vanno a votare e non si astengono e che ieri, consapevolmente e convintamente, si sono pronunciati in maniera diametralmente opposta ai desiderata del Presidente del Consiglio (e della lobby dei petrolieri) non potranno che prendere ulteriormente atto dell’arrogante cecità e della scarsa lungimiranza di questo Governo e bocciarne sonoramente la riproposizione.

SCIACCA: IL SINDACO FABRIZIO DI PAOLA

“I cittadini di Sciacca hanno dato una grande prova di sensibilità civica”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola commentando il voto referendario di ieri. In città – sono dati dell’Ufficio Elettorale – sono andati alle urne 17.885 (53,95% degli aventi diritto). Si sono espressi per il Sì 17.457 elettori (98,10 %), per il No 339 (1,9%).

“I dati parlano chiaro – dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola -. Superando di gran lunga il quorum, Sciacca si è dimostrata l’eccezione in provincia di Agrigento e oltre. I cittadini, sensibili da sempre al problema, hanno manifestato anche con un’azione concreta, andando a votare, la propria contrarietà alle trivellazioni e il proprio favore alla tutela del mare e delle coste per le motivazioni più volte espresse, di natura soprattutto ambientale, ma anche economiche, turistiche e per i rischi legati all’attività vulcanica sottomarina”.

“Sciacca c’è – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola -. La città si è dimostrata coerente e compatta. Questo dato ci dà più forza per continuare a batterci, anche nel futuro, contro ogni aggressione al nostro mare. L’esito nazionale del referendum, infatti, non fermerà l’attività di opposizione messa sempre in campo dai cittadini, dalle associazioni, dagli uffici comunali, dalle istituzioni locali”.