Correva l’anno 1968 e Sergio Endrigo cantava: “La festa appena cominciata è già finita…”..
Da queste parti l’ Amministrazione comunale è riuscita a fare di peggio, perchè la festa, quella di Ferragosto, ad Agrigento non è mai cominciata.
Complimenti davvero, perchè non è che sia così facile riuscire a trasformare un festa in un mortorio.
L’amministrazione comunale bissa il flop del 2015: come dire che le considerazioni espresse proprio un anno fa di questi i tempi sono maledettamente attuali.
Il Ferragosto a San Leone – come forse solo gli agrigentini sanno – è stato per decenni un momento di grande aggregazione, una festa per migliaia di giovani
Tutti si è d’accordo che vanno contrastate le degenerazioni facendo rispettare le legge, punendo gli abusi e le devastazioni, ma nel contempo un’amministrazione – che vuole essere vicino alla gente e soprattutto ai giovani – deve essere in grado di predisporre ed offrire progetti, idee, proposte per consentire ai giovani di trascorrere un sano ed organizzato Ferragosto lungo le spiagge del litorale agrigentino. Ed invece essendo l’amministrazione comunale – a differenza di quanto avviene in ogni altra località turistica – incapace a fronteggiare il flusso ferragostano ecco i divieti cervellotici e strampalati.
Perchè non consentire ad una famiglia – che non alcuna intenzione di accendere falò e di montare tende – di potere liberamente posteggiare alle Dune per trascorrere una giornate a mare? Perchè – in mancanza anche di un efficiente servizio navetta – questo sadico accanimento? Questo – nonostante più volte richiesto – il sindaco non l’ha mai spiegato.
E molto più facile mettere una transenna e qualche vigile a presidiarla:: molto più complicato per chi non ha idee, riuscire a programmare in tempo qualcosa.
Risultato? Firetto&C hanno fallito in pieno anche per l’edizione 2016. Le foto scattate che riprendono un viale delle Dune spettrale da 2 novembre e la spiaggia senza nemmeno un ombrellone, documentano questo fallimento. E vi assicuriamo non si tratta di foto scattate a dicembre ma ieri pomeriggio, giorno di Ferragosto. Una vera e propria angosciante desolazione.
Se per Ferragosto c’è – ed è ovvio – più traffico e la gente prende d’assalto le spiagge non si mettono divieti per tenere le strade libere ed i litorali vuoti, ma ci si organizza per consentire la festa e la lotta agli abusi.
E’ come se – ripetiamo – per fronteggiare le rapine in banca il governo decida di chiudere la banche, andando poi sui Tg per proclamare che si è vinta la battaglia contro la criminalità.
Ben vengano i divieti per fuochi e tendopoli selvagge ma il tutto con tanto buon senso, con idee e proposte perchè il Ferragosto va vissuto con gioia cercando di attrarre turisti. Non solo divieti, insomma che recano danni anche agli esercizi commerciali, soprattutto ai titolari dei chioschi a mare.
Perché altrimenti tutto si riduce a fatui presuntuosi protagonismi e quella che dovrebbe essere una festa, fatalmente si trasforma in un mortorio.
Gli unici a guadagnarci qualcosa sono stati i titolari dei parcheggi privati: sì perchè incomprensibilmente – ci hanno raccontato- viale delle Dune ma si poteva – ci hanno raccontato – circolare per raggiungere un posteggio privato a pagamento. Ma non è quantomeno strano?
g.g