L’ARRESTO DI ARNONE, ATTESA LA DECISIONE DEL GIP: UDIENZA INFUOCATA

ARNONE TOGACome era prevedibile – da ciò che trapela – è stata caratterizzata da momenti di grande tensione l’udienza di convalida del fermo, per estorsione, dell’avvocato Giuseppe Arnone. Ci sarebbe infatti stato un acceso contrasto verbale tra Arnone e ed uno dei Pm presenti, Carlo Cinque.      L’udienza è durata oltre quattro ore al termine della quale il Gip, Francesco Provenzano, si è riservato di decidere tra questa sera ed al massimo domani.
L’accusa era rappresentata oltre che Carlo Cinque dal Pm Alessandro Macaluso.

Per Arnone erano presenti gli avvocati Carmelita Danile e Arnaldo Faro i quali hanno sostenuto che non c’è stata alcuna estorsione e che i due assegni, per complessivi 14 mila euro, sono stati incassati dal loro assistito sulla base di una transazione regolarmente sottoscritta da Arnone e la collega Francesca Picone che il denaro altro non era che corrispettivo della transazione tra la stessa Picone e i suoi clienti, danneggiati dalla sua difesa, e ora assistiti dallo stesso Arnone.
I due Pm hanno ribadito le loro accuse prospettando ed esponendo al Gip tutti gli elementi – intercettazioni e testimonianze – a supporto dell’accusa ritenute in grado di provare la consumazione dell’estorsione.

L’accusa ha chiesto al Gip la convalida del fermo con la concessione degli arresti domiciliari e con divieto assoluto di ogni forma di comunicazione – Pc e telefono – con l’esterno.
La difesa ritenendo infondate le accuse che non consentono alcuna applicazione di misura cautelare a carico di Arnone chiesto la rimessione in libertà.
Il Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano si è riservato sulla convalida dell’arresto.

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