INFANZIA, ALFANO: PIANO DA 2 MILIONI. TERRORISMO? NESSUN PAESE ESCLUSO

Due milionIMG-20150619-00647i di euro del ministero dell’Interno  per undici comuni del distretto socio-sanitario agrigentino.

Ad illustrare il piano in prefettura è stato il ministro Angelino Alfano che ha incontrato i sindaci delle amministrazioni comunale interessate.

“Si tratta di 11 Comuni, il cui capofila è Agrigento, che hanno presentato al ministero dell’Interno – ha spiegato il ministro – un piano di interventi per servizi di cura all’infanzia. Il ministero ha deliberato uno stanziamento di circa 2 milioni di euro per questo distretto socio-sanitario. Il piano prevede che 343 bambini abbiano la possibilità di accedere agli asili nido. Potranno riaprire, dunque, due asili di Favara (  che da un quarto di secolo svolgevano questo servizio ma che per mancanza di risorse erano costretti alla chiusura. Ad Agrigento beneficeranno 100 bambini, con la presa in carico anche di soggetti che sono portatori di handicap. Ad Aragona e Raffadali, con 68 bambini, verrà esteso al pomeriggio l’orario di apertura. E’ un intervento positivo che si iscrive nel quadro delle attività a supporto delle regioni cosiddette obiettivo convergenza del Sud dell’Italia”.

“E’ una iniziativa avviata nel 2013, grazie ad una delibera Cipe,  che andrà avanti sino al 2023. Un pezzo importante del piano di programmazione per il Sud, specificatamente le regioni ad obiettivo convergenza. L’idea diffusa – ha detto Alfano – è che i fondi per il Sud siano esclusivamente quelli per le opere infrastrutturali, invece vi sono una serie di stanziamenti che riguardano il sostegno sociale”.

ALLARME TERRORISMO

“Abbiamo chiesto ai prefetti – di rafforzare le misure di vigilanza. Abbiamo mandato una nuova allerta dopo le stragi dei giorni scorsi e credo sia chiaro che, nella drammatica cronologia del terrore, dalle torri gemelle in poi, nessun Paese possa dirsi a rischio zero. Non c’è un Paese che possa sentirsi escluso, né purtroppo possiamo dire che c’è stato un solo ambito di attività, di un singolo Paese, attaccato perché vi è stato l’attacco alle torri gemelle, attacchi a giornali satirici, a metropolitane, a maratone, spiagge e in un solo giorno è stato colpito il mondo sciita, mi riferisco al Kuwait, il mondo arabo mi riferisco alla Tunisia, ancora una volta il mondo occidentale e parlo della Francia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in Prefettura ad Agrigento.
“Dobbiamo avere la forza di non cambiare le nostre abitudini perché sarebbe il successo di chi vuole terrorizzare il mondo intero – ha aggiunto – e l’Occidente nello specifico. Dobbiamo comunque essere consapevoli del fatto che l’unico lavoro possibile è quello della prevenzione. Abbiamo fatto espulsioni di soggetti che avevano manifestato un rischio di radicalizzazione violenta, abbiamo buttato fuori dal nostro paese Imam che hanno predicato e inneggiato alla violenza, abbiamo avuto la forza di separare chi prega da chi spara con l’azione di dialogo che abbiamo avviato con le comunità della consulta islamica e al tempo stesso abbiamo avuto e abbiamo una efficiente cooperazione con le intelligence degli altri paesi e con le forze dell’ordine degli altri paesi che si occupano di anti terrorismo”.
”Il nostro comitato di analisi strategica antiterrorismo – ha concluso – è riunito pressoché in permanenza. E’ chiaro che chiediamo alle donne e agli uomini delle nostre forze dell’ordine e delle nostre intelligence un lavoro 24 ore su 24 per fare il massimo della prevenzione possibile. Ma è consapevolezza diffusa che in un momento in cui il proselitismo avviene anche via web, da parte del califfo, e in cui l’azione temuta può essere anche quella di un lupo solitario, la prevenzione è l’unica cosa possibile. Ma non è possibile prevedere fino all’ultimo gesto di un pazzo criminale”.