di Gerlando Gandolfo
Ciò che in tanti temevano quando il neo sindaco di Agrigento Lillo Firetto ha alcuni fa ha firmato l’ ordinanza che vietava l’ingresso al municipio ed al Teatro Pirandello alle “donne che indossano abiti succinti in genere”, si è puntualmente verificato.
La turista americana, Oliveras Montserrat, insegnante, studiosa di teatro, che appare nella foto è stata bloccata all’ingresso del Teatro Pirandello perchè l’addetta, una donna, ha ritenuto, applicando l’ordinanza di Firetto, che indossasse un abito succinto (?!).
Non è uno scherzo. E’ avvenuto veramente, trascinando nel ridicolo una intera città che i turisti piuttosto che attirarli, li caccia.
Lo sorso cinque luglio scrivevamo proprio questo:
Chi stabilirà quando un abito indossato da una utente è succinto? L’usciere di turno? O sarà costituita una apposita commissione?
Ci sarà qualcuno all’ ingresso che misurerà di quanti centimetri una minigonna è sopra il ginocchio?
O la utente sarà fatta mettere in controluce per vedere sino a che punto l’eventuale trasparenza è da considerare succinta?
E quando lo è una scollatura o un decolté?
Ed invitavamo il sindaco a modificare l’ordinanza. Tanti uffici pubblici hanno disciplinato l’accesso degli utenti. Ma lo hanno fatto non lasciando agli uscieri alcun margine di discrezionalità, indicando nelle ordinanze cosa è da intendere succinto. Il contrario del sindaco di Agrigento
Firetto ha fatto una ordinanza dettagliata per gli uomini (ingresso vietato per chi indossa canottiere, pantaloncini a gamba corta, bermuda, pinocchietti e sandali”) generica che più non si può per le donne. Ed il risultato è questo, con la turista – con un vestitino che addirittura e sotto le ginocchia – bloccata perchè – ha raccontato – ritenuta succinta dall’addetta all’ingresso del teatro Pirandello. Bloccato anche il marito perchè in pantaloncini: una cosa del genere ed abbiano girato i teatri di mezzo mondo – hanno detto – non l’avevamo mai vista”.
Già ma non erano ancora venuti ad Agrigento. Ma il sindaco è stato avvertito di quanto è accaduto? Lo condivide?
La turista educatamente non ha insistito, ma se lo avesse fatto sino a beccarsi una multa non l’avrebbe pagata.
Forse non sa, infatti, che non rischiava niente.
La Corte di cassazione ha infatti assolto dall’accusa di indossare un abito succinto ( configurando il reato di offesa alla pubblica decenza) una avvocato del foro di Bologna che si presentò all’ ingresso degli istituti penitenziari di Parma in minigonna colore aragosta che copriva parzialmente i glutei nella parte posteriore, mentre nella parte anteriore si intravedeva uno slip di colore nero; sulla minigonna indossava una maglietta trasparente dalla quale si notava il seno coperto da un reggiseno che lo lasciava intravedere con chiarezza”.
Rispetto all’avvocatessa descritta dai giudici della Suprema Corte, la turista bloccata all’ingresso del Pirandello è una educanda.
SUL CASO INTERVIENE IL CAPOGRUPO DEL PDR AL CONSIGLIO COMUNALE
DI AGRIGENTO, NUCCIA PALERMO:
“Apprendo con sgomento l’allontanamento di una coppia di turisti americani dal teatro Pirandello di Agrigento; la motivazione data ha poi dell’incredibile: pare che le due turiste fossero in abiti considerati succinti dagli uscieri del Comune applicando una recente ordinanza del primo cittadino. Tutto ciò appare inverosimile”.
“Già nei giorni scorsi – prosegue il neo consigliere – molti cittadini avevano espresso perplessità circa questa ordinanza, che comunque riguarda soltanto gli uffici comunali. Non si comprende quindi come sia stata possibile una così pessima figura”.
“Al di là della validità o meno dell’ordinanza, prendo posizione contro questo incredibile comportamento : in un momento in cui l’economia turistica è in grave crisi ed in cui l’immagine di Agrigento al di fuori dei confini siciliani è gravemente lesa, appare ignobile cacciare due turisti da una struttura rappresentativa come il Teatro. Il danno per la nostra città non è da sottovalutare, dal momento in cui adesso questa coppia di turisti non parlerà certo bene di Agrigento una volta tornata a casa. Chiedo, in qualità di consigliere, spiegazioni per quanto accaduto a chi di competenza e quindi in primis al Sindaco Firetto, ma anche all’assessore al ramo; la strada da seguire per Agrigento è quella turistica e simili episodi mettono a repentaglio il nome del nostro territorio e con esso la già precaria economia poiché tali episodi danneggiano ancor più tutte quelle attività che attendono l’arrivo di nuova linfa qual è il turista”.
La foto della turista e’ Agrigentooggi.it