Anche la Cassazione “contro” il Sindaco Calogero Firetto per la discussa ordinanza che vieta l’ingresso al Teatro Pirandello che donne che indossano abiti siccinti in genere.
I giudici della Suprema Corte hanno infatti assolto dall’accusa di indossare un abito succinto (configurando il reato di offesa alla pubblica decenza) una avvocatessa del foro di Bologna che si presentò all’ ingresso degli istituti penitenziari di Parma in minigonna colore aragosta che copriva parzialmente i glutei nella parte posteriore, mentre nella parte anteriore si intravedeva uno slip di colore nero; sulla minigonna indossava una mturista in abito succintoaglietta trasparente dalla quale si notava il seno coperto da un reggiseno che lo lasciava intravedere con chiarezza”. Cercare di entrare così in un istituto penitenziario non è reato.
E rispetto all’avvocatessa descritta dai giudici della Suprema Corte, la turista bloccata all’ingresso del Pirandello sembra una educanda.
La notizia dei due turisti americani “cacciati” dal teatro Pirandello perchè indossavano abiti succinti, tra le polemiche, sta facendo il giro d’Italia e non appena la coppia statunitense giungerà in Patria, avrà pure oltrepassato l’oceano.
A fare discutere è il divieto opposto alla insegnante che certamente non indossava abiti succinti. L’insegnante di teatro in una intervista video-registrata, in perfetto italiano ha raccontato che l’addetta all’ingresso le ha detto ” che per come era vestita non poteva entrare in teatro”.
In tanti hanno già preso posizione, qualcuno ha pure chiesto scusa a nome della città.
Manca all’appello il sindaco Calogero Firetto che quando parla di rilanciare il turismo non può poi emettere una ordinanza così strampalata per la sua genericità lasciando agli uscieri la libertà di decidere chi può entrare e che invece no.
L’esatto contrario di quanto avviene in altre amministrazioni dove viene indicato in maniera dettagliata – come ha fatto Firetto per gli uomini – cosa è da intendere per succinto.
Firetto sul fronte delle buche e delle erbacce sta lavorando bene per poi – purtroppo – fare di questi scivoloni che rischiano di offuscare un po’ la sua immagine e quella di Agrigento.