AGRIGENTO, EMERGENZA RIFIUTI, LA CGIL:TUTTA COLPA DI FIRETTO E DELLA SUA GIUNTA

Non si è fatta attendere la replica dei sindacati alla nota del sindaco Calogero Firetto, intervenuto sull’emergenza rifiuti.

Ad intervenire è la Cgil con il segretario regionale  Cluadio Di Marco e con il segretario provinciale Alfonso Buscemi che senza mezzi termini scaricano ogni responsabilità di quanto sta accendo, con la città invasa dai rifiuti, sul sindaco Calogero Firetto.spazzatura

Il caos che si sta verificando nella gestione del servizio di igiene urbana nel Comune di Agrigento era ampiamente prevedibile e la Giunta Firetto non può che assumersi la piena responsabilità del disagio che sta causando ai cittadini e ai lavoratori.
Non è assolutamente sufficiente dichiarare che il bando era stato predisposto dalla precedente gestione commissariale, e scaricare su di essa le responsabilità della inadeguatezza del servizio che si andrà a rendere ai propri concittadini.
La responsabilità politica di dare continuità ad un progetto che non attua processi virtuosi nella gestione dei rifiuti e determina il licenziamento di 29 lavoratori, non può che attribuirsi a questa Amministrazione.
Non e’ tollerabile invece, il ricorso a strumenti che alimentano il conflitto, con dichiarazioni qualunquiste che puntano a screditare i lavoratori agli occhi della collettività.
Piuttosto che cercare il confronto per trovare la soluzione più idonea per garantire un servizio efficiente in linea con le disposizioni vigenti, che punti a raggiungere livelli adeguati di raccolta differenziata, ci si trincera sulle proprie posizioni e si sceglie la strada di continuare a gettare paglia sul fuoco, nella speranza di trovare sostegno parlando alla pancia dei cittadini.
La protesta che i lavoratori stanno portando avanti è il risultato di una politica che rifiuta di assumersi le proprie responsabilità e offre, come al solito, l’opportunità di una soluzione futura là da venire.
Restiamo inermi di fronte a questa protesta che non riusciamo neanche noi a governare per chi vede davanti a se una prospettiva nera fatta di precarietà e disoccupazione.
Chiediamo comunque ai lavoratori di fare ogni sforzo, con grande senso di responsabilità, per evitare che questa protesta abbia conseguenze per cittadini agrigentini, e di farla rientrare nei giusti ambiti.
Alle Istituzioni, ed in primo luogo al Sindaco di Agrigento e a S.E. il Prefetto lanciamo un grido d’allarme e chiediamo un impegno affinché, al di là dei tecnicismi giuridici, si riapra il confronto volto a trovare le soluzioni più idonee alla ricomposizione di questa vertenza