EMERGENZA RIFIUTI, E’ SCONTRO TRA FIRETTO E ALONGI CHE ACCUSA IL SINDACO DI NON DIRE LA VERITA’

FIRETTO ALONGI SPAZZATURAE’ scontro sulla nuova vergognosa emergenza rifiuti che sta mettendo in ginocchio Agrigento.

Ed a farne le spese sono la città e gli agrigentini che per giunta pagano oltre misura un servizio che non viene erogato.

Sì perchè, a sentirli ad uno ad uno, i protagonisti, hanno tutti ragione ed ognuno di loro scarica colpe e responsabilità sugli altri con toni ed accuse pesantissime, come quelle del sindaco Lillo Firetto, che parla di sciopero illegale sostenendo di essere sotto ricatto.

Ed a Firetto replica Giancarlo Alongi, dell’Iseda capogruppo Raggruppamento Temporaneo di Imprese che in pratica dà del bugiardo al sindaco.

La situazione, ripetiamo, è esplosiva anche, per il gran caldo di questi giorni,  dal punto di vista igienico-sanitario. Ci sono insomma i presupposti, in mancanza di una intesa, per un intervento del prefetto di Agrigento Nicola Diomede.

IL TESTO DELLE DICHIARAZIONI DI GIANCARLO ALONGI

“Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il comunicato stampa del Sindaco Firetto in merito allo sciopero in atto non rispecchia – scrive Alongi – la verità. L’inspiegabile tentativo di ribaltare su altri la responsabilità di una decisione adottata dall’Amministrazione precedente con piena consapevolezza, non può che destare sorpresa e stupore.
Dalle riunioni effettuate in Prefettura è inequivocabilmente emerso, come dichiarato peraltro dallo stesso progettista nella stessa sede, che il costo delle 28 unità soppresse non è stato incluso nell’appalto, non per errore, ma per precisa richiesta dell’Amministrazione.
Nelle riunioni tenutesi in Prefettura, va precisato, che tra i i soggetti invitati a trovare una soluzione c’era anche il Comune, e non solo le imprese e le Organizzazioni Sindacali, come si cerca di far credere.

Il Sig. Sindaco, inoltre, per onestà intellettuale, ha il dovere di comunicare alla cittadinanza che l’impegno assunto dalle ditte circa la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionale era preceduto in capitolato dall’affermazione che “i costi dei lavoratori in argomento erano stati previsti nell’importo in appalto”, circostanza confermata anche a seguito di richiesta da parte di una impresa partecipante, prima della gara.
In conclusione, appare veramente strano che in una vertenza nella quale è in gioco la sopravvivenza di 28 famiglie agrigentine il Sindaco si tiri indietro con motivazioni pretestuose e prive di qualsiasi fondamento; comportamenti che non possono produrre altro che un inasprimento tra i lavoratori, nella già infuocata situazione.
Ci auguriamo che queste dichiarazioni non producano iniziative irresponsabili, che possano mettere a rischio l’incolumità fisica dei rappresentanti delle imprese.
Così come il Sindaco Firetto auspichiamo che la Prefettura adotti gli Atti conseguenti”.