MARCELLO LA SCALA: CINQUE STELLE CHIEDE CHIAREZZA SUL FABBRICATO DI VIA CRISPI E LA DIRETTA STREAMING DELLE SEDUTE CONSILIARI

FABBRICARO VIA CRISPI CINQUE STELLEUna mozione e la richiesta di poter avviare una “attività ispettiva” mediante accesso agli atti: intensa l’attività del neo consigliere comunale “Cinque Stelle”, Marcello La Scala.

Con la mozione chiede che le sedute del consiglio comunale vengano riprese attraverso webcam e diffusione in streaming.
La richiesta di acceso agli atti è invece finalizzata conoscere tutti gli aspetti della concessione edilizia inerente la demolizione e ricostruzione di un fabbricato in via Crispi.

ATTIVITA’ ISPETTIVA E RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI
“Sul palazzo in costruzione al civico 57 di via Crispi, ad Agrigento – dice Marcello La Scala – il Movimento Cinque Stelle vuole vederci chiaro.
Da qui la richiesta di accesso agli atti per conoscere tutti gli aspetti della concessione edilizia inerente la demolizione e ricostruzione del fabbricato.

“L’immobile – scrive La Scala – è già in avanzato stato di realizzazione, ma ha sollevato forti critiche da parte di numerosi cittadini, nonché richieste di risarcimento dei danni da parte di alcuni residenti della zona, che lamentano e addirittura ipotizzano violazioni di legge e/o abusi vari” .
Il consigliere comunale intende appurare “se sia legittimo rilasciare tale concessione edilizia con cui è stato autorizzato l’ampliamento della cubatura nonostante l’art 11 della legge Regionale 6 del 2010, cosiddetto “piano casa”, reciti: “ gli interventi previsti dalla presente legge non possono riguardare fasce di rispetto dei territori costieri, dei boschi, delle foreste e dei parchi archeologici”; e nonostante che il Prg attualmente in vigore detti regole ben precise sulla zona in argomento, classificando la zona antistante il fabbricato in costruzione come fascia di rispetto del territorio boschivo“.

“Con la richiesta di accesso agli atti vogliamo comprendere se il costruendo manufatto abbia rispettato, in ogni sua parte, la distanza dalla carreggiata stradale come imposta dalle leggi e dai regolamenti vigenti; se, come lamentato da alcuni ricorrenti, risponda a vero l’assunto secondo il quale la cosiddetta legge Regionale n.6 del 23 marzo 2010 non sia applicabile ad una zona ad alto rischio idrogeologico e a stretta vicinanza con superfici boschive; se tale costruzione sia o meno in contrasto con quanto statuito dalla cosiddetta legge “Grappelli”.

I lavori,  informa lo stesso La Scala,  erano stati momentaneamente fermati per sessanta giorni per dare l’opportunità all’amministrazione di compiere degli accertamenti a seguito delle richieste di alcuni residenti, passati i quali sono ripresi, ma senza che ai legali dei residenti sia stato notificato l’esito del processo amministrativo da poco concluso.

LA MOZIONE:DIRETTA STREAMING DEL CONSIGLIO COMUNALE

 “Le sedute del consiglio comunale – dice La Scala – sono pubbliche e sono la massima espressione del lavoro istituzionale dell’Amministrazione Comunale; che tutti i Consiglieri sono pubblicamente eletti e svolgono una funzione pubblica durante il Consiglio Comunale; che la gestione della cosa pubblica deve essere basata su trasparenza, specialmente in questo difficile periodo in cui i cittadini hanno desiderio di comprendere meglio e direttamente cosa avviene nella Casa comunale”.
Attraverso la diretta streaming, realizzabile con poca spesa, i cittadini potrebbero seguire sul sito web del Comune di Agrigento i lavori del consiglio comunale in diretta. Inoltre grazia all’archiviazione sullo stesso sito web delle riprese i cittadini potrebbero visionare tali sedute in qualsiasi momento.
Il consigliere La Scala, pertanto, chiede all’amministrazione di integrare il regolamento comunale in merito alle riprese audio/video delle sedute in modo da consentire la diretta streaming; di predisporre, possibilmente con risorse interne, l’impiego delle tecnologie informatiche webcam per permettere la pubblica diffusione in diretta streaming delle riprese delle sedute consiliari sul sito web del Comune di Agrigento e di attivare il servizio entro 2 mesi, modificando estensivamente, ove necessario, quanto disposto dall’art. 46 del Regolamento sull’organizzazione del Consiglio Comunale.