Quello che sta emergendo a Porto Empedocle dopo le dimissioni del sindaco Calogero Firetto è qualcosa che definire sconvolgente non dà l’esatta misura di quanto di drammatico -si proprio così – stia avvenendo.
In una intervista rilasciata a Sicilia24h.it l’ormai ex presidente del consiglio comunale di Porto Empedocle, Luigi Trojia lancia accuse pesantissime all’amministrazione guidata dall’ex sindaco Calogero Firetto.
“E’ venuto fuori – ha dichiarato Trojia – che si è a lungo mentito. È venuto fuori che da un anno e mezzo non si pagavano le bollette Enel (pubblica illuminazione ed uffici comunali) ed oggi c’è un debito solo per questo di 2 milioni di euro; è venuto fuori che lo scorso anno appositamente non si è pagata la discarica e questo anno pagheremo il doppio; è venuto fuori che non si potevano iniziare i lavori per la via Roma perché non c’erano i quattrini; è venuto fuori che la crisi di liquidità non è momentanea, ma viene da lontano ed ha una genesi che va incardinata durante la scorsa amministrazione. È venuto fuori che qualcuno ha mentito e lo ha fatto a lungo. Ecco cosa è successo!”.
“In questi giorni – continua Trojia – ho ritrovato una copia del quotidiano regionale del 18/01/2015, ben otto mesi fa. Dopo avere lanciato un forte grido di allarme sui conti del Comune venivo attaccato da otto consiglieri comunali che mi definivano sabotatore e piccolo killer politico. Quella nota non fu scritta da loro, che si limitarono a firmarla, ma fu scritta da chi si è macchiato di alto tradimento nei confronti della città! I conti non erano affatto a posto ed avevo ragione io. Ma avere avuto ragione, mi procura più che soddisfazione un senso di amarezza profondo”.
E’ assurdo – aggiunge – che a Porto Empedocle non si riesca neppure a pagare gli stipendi. Se mi avessero dato ascolto non saremo a questo punto. Invece altro che Porto Empedocle – Disneyland!!! Oggi dopo dieci giorni non sono stati pagati ancora gli stipendi ai dipendenti e non si sa quando si potrà fare, non si sono pagate le ditte che raccolgono i rifiuti, non c’è benzina per le auto (neppure per quelle della Polizia Municipale), non si può pagare nulla, non si sa come arrivare a fine anno e per di più i miei concittadini saranno massacrati da tributi al massimo. Saranno ridotti servizi essenziali (trasporto, refezione scolastica, assistenza, sussidi ai più poveri). Avremo una scadenza al mese da qui a gennaio 2016. È una vergogna”.
Accuse, ripetiamo, pesantissime. In tanti si aspettano una replica da parte del sindaco Firetto.