SOLO DIVIETI, NESSUNA IDEA:COME TI TRASFORMO IL FERRAGOSTO IN UN MORTORIO. Opinioni a confronto

 

CASAIl Ferragosto a San Leone – come forse solo gli agrigentini sanno – è stato per decenni un momento di grande aggregazione, una festa per migliaia di giovani.

Vanno contrastate le degenerazioni facendo rispettare le legge, intervenendo per punire gli abusi e le devastazioni, ma nel contempo un’amministrazione – che vuole essere vicino alla gente e sopratutto ai giovani – deve essere in grado di predisporre ed offrire progetti,  idee, proposte per consentire ai giovani di trascorrere  un sano ed organizzato Ferragosto lungo le spiagge del litorale agrigentino.

Ed in questo la giunta Firetto – al di là dei proclami – ha fallito in pieno.

Ripetiamo: è come se per fronteggiare le rapine in banca si decida di chiudere la banche e così si può andare sui Tg per proclamare si è vinta la battaglia contro la criminalità.

E’ come – aggiungiamo –  se si chiudessero le scuole perchè non si è in grado di rifare le strisce pedonali in prossimità degli Istituti Scolastici.

Una buona Amministrazione non si limita solo ad imporre divieti e restrizioni scopiazzando, malamente, ciò che avviene in altre città invocando, tanto perchè sono di moda,   ZTL a più non posso. Per poi ritrovarsi con i bus navetta che andavano e venivano vuoti.

Bisogna  coinvolgere i giovani e si deve essere in grado di gestire, di controllare e di organizzare la notte di Ferragosto.

E se c’è più traffico e la gente prende d’assalto le spiagge –  insomma Firetto &C  lo capiranno prima o poi che siamo a Ferragosto  – non si mettono divieti  per tenere le strade  vuote, per mandare la gente in altre località lasciando con le casse vuote i commercianti di San Leone.

La giunta Firetto ha un anno – da qui al prossimo Ferragosto – per non bissare  nell’estate del 2016  il  flop di quest’anno. E poi – per chi sta dalla parte di Firetto – perchè non accettare le critiche e prendere ciò che di buono eventualmente viene proposto?

Firetto infallibile  come il Papa? Sino a prova contraria  ancora no. Se ne rendano conto anche   i “Cardinali”   che – suggeriamo – siano un po’ più modesti, umili e dimessi.

Di seguito pubblichiamo gli interventi  di  Marcello Fattori, presidente di Progetto Agrigento, del capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà e di Claudia  Casa presidente del Circolo Rabat di Legambiente.

MARCELLO FATTORI.

Interveniamo – dichiara Marcello Fattori, Presidente di Progetto Agrigento-  in merito alla vicenda ferragosto nella spiaggia di San leone non condividendo i metodi utilizzati dall’amministrazione nell’affrontare la situazione, la quale badando unicamente all’obiettivo (trofeo da mostrare) di mantenere pulita la spiaggia, ha tralasciato i disastrosi effetti sull’economia delle attività commerciali del luogo. La nostra idea di risoluzione di problematiche del genere è lontana anni luce da quella dell’attuale amministrazione, la quale ha attuato il fin troppo semplice metodo della proibizione. A nostro avviso, i cittadini vanno invece responsabilizzati, vigilati e regolamentati ,utilizzando semmai reali e pesanti politiche sanzionatorie nei riguardi di chi è incapace di rispettare le regole di civile convivenza. Gli effetti negativi delle scelte dell’amministrazione sono ricaduti in primo luogo sui tanti commercianti presenti sul litorale Sanleonino che hanno dovuto rinunciare ai cospicui introiti del ferragosto ed in secondo luogo sulle spiagge di Porto Empedocle e Realmonte che sono state appesantite anche dalla presenza dei tanti cittadini che hanno scelto di non andare a trascorrere la tradizionale festa a San Leone. Una soluzione che ci prospetta la dirigente del nostro movimento, Ornella Patti, sarebbe potuta essere ,ad esempio, quella di un piano studiato tra i vari sindaci delle città interessate, sulle idonee misure da adottare, magari utilizzando le tante associazioni presenti sul territorio come organi di controllo e dividendo le spiagge in settori da affidare alla responsabilità dei vari gestori di chioschi, ed utilizzando dappertutto gli stessi divieti soprattutto in merito al numero di falò. Una buona amministrazione – conclude Fattori- dovrebbe essere una guida per i cittadini col fine di far progredire la società con gli strumenti che le sono in possesso e soprattutto utilizzando il buon esempio, i metodi del “proibizionismo”, appartenenti a logiche passate, non sono utili a tale scopo.

GIOVANNI CIVILTA’

Esprimo rammarico nel merito della gestione del ponte di Ferragosto lungo le spiagge di Agrigento, a San Leone. Sarebbe stato più opportuno, e politicamente corretto, che l’ amministrazione comunale, avendo avuto tempo a disposizione, si fosse confrontata e raccordata con il Consiglio comunale, valutando e scegliendo insieme le migliori modalità di gestione del flusso ferragostano, evitando così di ricorrere alla drastica e radicale soluzione di lavarsi le mani chiudendo l’accesso all’ intero litorale e danneggiando, tra l’altro, le tante attività commerciali che su 365 giorni confidano solo sui giorni agostani e di Ferragosto per rimediare alle spese.

 “I controlli, la vigilanza e le iniziative organizzate dall’ Amministrazione comunale in spiaggia sarebbero state la soluzione mediana tra l’eccesso e il difetto. Ciò, qualora concertato con il Consiglio comunale, avrebbe compensato ogni radicalismo, assicurando un trascorrere del Ferragosto senza danni né all’ambiente né al territorio nel senso economico e sociale”.

Dopo oltre un ventennio di inciviltà dilagante il Ferragosto sulle spiagge di San Leone ha segnato un punto che auspichiamo sia di non ritorno rispetto al recente vergognoso passato e di sprone per le tante situazioni in cui, invece, la barbarie l’ha fatta ancora da padrona.

Un plauso convinto all’Amministrazione Firetto che ha creduto in questo processo di rispetto per l’ambiente, di recupero di dignità e di ripristino delle regole.

CLAUDIA CASA.

La nostra associazione ha contribuito con dieci propri volontari – tra questi anche l’assessore Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente – a presidiare l’arenile dal Ragno d’Oro e fino a Cannatello dalle 9:00 del mattino e sino al tramonto, supportando la Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine nella loro attività di prevenzione dell’odiosa usanza di piantare le tende e di trasformare le spiagge in campi per sfollati, come purtroppo è successo ancora una volta a Porto Empedocle, a Realmonte, a Marina di Palma ed in tanti altri luoghi che, in nottata ed al mattino seguente, sono inevitabilmente apparsi come vere e proprie discariche zeppe di rifiuti ed escrementi sparsi in ogni dove.

Chi oggi assurdamente critica i provvedimenti assunti dall’Amministrazione Comunale e l’impegno profuso soprattutto dall’assessore Franco Micciché per regalare finalmente agli agrigentini ed ai numerosi turisti un Ferragosto all’insegna della civiltà e del rispetto per l’ambiente, di fatto assevera ciò che da sempre sosteniamo: e cioè che la barbarie praticata a Ferragosto nel corso di questi ultimi venti anni è frutto di una concezione arcaica del divertimento secondo cui questo prende forma e si ottiene solo dando sfogo alle peggiori pulsioni ed abitudini dell’uomo!

La tolleranza degli organi preposti a garantire la tutela del territorio e l’ordine pubblico ha avuto ovviamente la sua parte importante di colpa, in quanto la mancanza di interventi di prevenzione e di repressione ha finito per legittimare nel tempo la degenerazione di quello che, appunto, fino a venti-venticinque anni addietro era stato semplicemente l’innocuo costume di ritrovarsi attorno ad un fuoco per riscaldarsi dopo il bagno a mezzanotte con cui per tradizione si era soliti festeggiare il Ferragosto.

Consideriamo, quindi, un atto di grande responsabilità quello dell’Amministrazione Comunale di Agrigento di provare ad invertire la rotta e ad arginare la maleducazione facendo ricorso a provvedimenti – come ad esempio la ZTL al Viale Le Dune ed il servizio dei bus-navetta – che nelle città turistiche che ai propri cittadini ed ai propri visitatori vogliono offrire servizi di qualità costituiscono l’ordinarietà e che tutti quanti, con gli operatori turistici in testa, dovrebbero apprezzare e anzi richiedere a gran voce.

Siamo consapevoli che questo è stato solo un primo passo e che molto rimane da fare per riportare la situazione alla normalità non solo a San Leone ma anche a Cannatello, a Maddalusa e su tutte le splendide spiagge del nostro litorale, aprendo a tale proposito anche una riflessione condivisa sulle varie forme di divertimento praticabili sull’arenile, a Ferragosto e non solo, e mettendo però definitivamente al bando il campeggio abusivo ed il degrado insopportabile che ne consegue”.