“E’ grave il fatto che fra le misure cautelari eseguite oggi, 8 persone sono dell’agenzia delle entrate Impiegati, funzionari che anziché compiere il loro dovere, facevano di tutto per favorire gli interessi degli imprenditori. Ed è grave che vi fosse anche il direttore”. Così il procuratore il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale alla conferenza stampa nel corso della quale sono stati illustrati i dettagli dell’operazione “Duty Free” che ha portato alle emissione di 15 misure cautelari corruzione, truffa aggravata, abuso d’ufficio e assenteismo.
Le indagini avrebbero accertato che al centro degli accordi corruttivi ci sarebbero informazioni su controlli eseguiti o da eseguire, l’insabbiamento degli accertamenti induttivi su verbali già elevati e l’immotivato annullamento dei procedimenti tributari.
“Non è l’unico caso: potrebbe esservi altro. Le intercettazioni sono chiare, chiarissime . Non ci sono linguaggi criptici da interpretare. Non sappiamo se e quante altre situazioni di questo genere vi siano all’interno dell’agenzia delle entrate. Leggere le carte di questa inchiesta mi ha sconvolto”