Governatore dopo Crocetta? Meglio deputato nazionale. Meno complicato, poi, se con Matteo Renzi. E’ questo l’obiettivo che sogna di potere raggiungere il sindaco di Agrigento Lillo Firetto che sta pianificando tutto nei minimi dettagli.
Firetto ha così ha iniziato il suo percorso di avvicinamento a Renzi. Non poteva certo farlo come sindaco di Porto Empedocle sull’orlo del dissesto finanziario. Meglio Agrigento, palcoscenico importante che offre visibilità e notorietà e può diventare – per chi ci sa fare – un prestigioso trampolino di lancio.
Certo il presidente del Consiglio dopo la “delusione” patita con un altro sindaco di Agrigento – Marco Zambuto anche lui smanioso di diventare parlamentare – è più che normale che ci vada con i piedi di piombo.
Ma Firetto ha dalla sua parte uno “sponsor” d’eccezione, l’empedoclino Andrea Camilleri ; un’amicizia che sta spendendo molto bene quella che lo lega allo scrittore, al quale non ha esitato a conferire la cittadinanza onoraria di Agrigento: ed ancora meglio se poi la cerimonia si svolge – come è avvenuto – a Roma, al Campidoglio, presente pure il ministro della Cultura Dario Franceschini ed il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, circostanza che ha contribuito a dare alla notizia un respiro nazionale a livello di mass media.
Questa ricostruzione sulle aspirazioni parlamentari di Lillo Firetto naturalmente fotografano la situazione così come appare oggi, con Renzi che domina la scena politica e che vede pertanto tanti affannarsi e sgomitare per cercare di salire sul carro vincitore, in attesa delle prossime elezioni.
Già, però, quando si voterà? Cosa accadrà sino ad allora?
Renzi dovrà confrontarsi da qui alle elezioni con alcuni appuntamenti destinati ad essere decisivi per il suo futuro: su tutti il referendum confermativo della riforma costituzionale.
Ma se la stella di Renzi dovesse appannarsi, cosa accadrà? Se non ci fossero più le garanzie richieste? Semplice, potrebbero esserci altri carri.