PRIMARIE, MACEDONIO: RENZI HA CACCIATO ALESSI. IN CAMPO I POTERI FORTI

renzi macedonio alessi

di Gerlando Gandolfo

E’ stato Renzi   a cacciare Silvio Alessi: il  premier  come don Rodrigo: “Questo  matrimonio non s’ha da fare” .

 A dichiararlo è Piero Macedonio, fondatore  del “Patto per il territorio”, il principale sponsor –  con l’on. di Forza Italia,  Riccardo Gallo  –  di Alessi alle primarie svoltasi insieme al Pd.

Macedonio è davvero arrabbiato,  visibilmente  turbato  per quanto  emerso dall’incontro, tenutosi sabato, presente anche  il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti

 “Con una arroganza ed una  disinvoltura che non ci aspettavamo  –  racconta Macedonio  – ci hanno detto che Alessi non piace e che quindi  va cambiato cavallo e tutto questo dopo  che migliaia di cittadini, in maniera democratica,   sono andati ad esprimere il loro voto alle primarie. Dalla riunione è emerso che è il  diktat è venuto da Renzi, direttamente da Roma, con il Pd che tradendo le sue radici e idee  socialiste e democratiche ha tradito se se stesso”.

“Le primarie – ha aggiunto Macedonio  –  sono figlie del Partito democratico,  ma è successo che ha vinto Alessi, ciò non è convenuto al Pd ed allora il matrimonio non s’ha da fare” :un Renzi Don Rodrigo dice che le primarie non valgono niente. Questo Pd mia ha sorpreso, meravigliato per la sua vergognosa antidemocrazia”.

Macedonio dà pure la propria spiegazione su quanto sta avvenendo e chiama in causa i poteri forti. Non fa nomi ma in pratica dice che c’è una regia che sta cercando  di portare a Palazzo dei Giganti qualcuno  che sarebbe  proprio espressione dei poteri  forti,  che si sarebbero  messi in mezzo per abbattere candidati scomodi e potenzialmente vincenti. Vero, falso? Chissà. Macedonio ne è convinto.

“Sì i poteri forti:  chissà perché tutto questo è venuto fuori? L’interpretazione la lascio alla intelligenza degli agrigentini sperando   che non si facciano portare come pecoroni nel recinto. Sì perché stanno bloccando tutto da tutti i lati e da tutte le parti,  con mezzi e mezzucci, persino con le registrazioni di discussioni molto private:  questa è una indecenza   politica  civile e urtante  con il solo obiettivo di abbattere     un avversario politico”.

“Che faremo? Non ci arrendiamo. Decideremo:la cittadinanza ha comunque  voluto Alessi e noi per adesso  continueremo anche senza il Pd”.

La rabbia di Macedonio ai microfoni di Teleacras  è palpabile.  Del resto lui e Gallo erano ormai convinti di potere partecipare –   con tante chance  di potere vincere  – alla corsa verso la conquista di Palazzo dei Giganti.

Poi –  dice Macedonio – sono intervenuti i poteri  forti che si stanno concentrando su  un altro candidato e Alessi è stato così “massacrato” sino a scomparire dalle scena.

Macedonio dice che non si arrenderà . E se Gallo decidesse di sostenere, con Forza Italia, Firetto?

7 aprile 2015