DI ROSA DENUNCIA IN PROCURA : AD AGRIGENTO GESTIONE DEI RIFIUTI IRREGOLARE E TARIFFE CARISSIME FUORI LEGGE

GIUSEPPE DI ROSAIl coordinatore provinciale del movimento “Noi con Salvini”, Giuseppe Di Rosa con una denuncia  inviata fra gli altri al Procuratore della repubblica di Agrigento chiede che venga fatta chiarezza sulla gestione dei rifiuti da parte del Comune di Agrigento.

Di Rosa  prospetta una  gestione illegale dei rifiuti che sta determinando  bollette carissime e fuori legge. Da qui la richiesta di accertare e di verificare   la regolarità della condotta del Comune di Agrigento e se siano state rispettate le norme che regolano la materia.

Di seguito la denuncia presentata da Giuseppe Di Rosa

Al Signor
Procuratore della Repubblica
AGRIGENTO
prot.procura.agrigento@giustiziacert.it
Commissione Nazionale Antimafia
Camera dei Deputati
com.antimafia@camera.it
R  O  M  A
Commissione Regionale Antimafia
Assemblea regionale
commissioneantimafia.ars@pec.it
P  A  L  E  R  M  O
A S.E. Sig.
Prefetto di Agrigento
AGRIGENTO
protocollo.prefag@pec.interno.it
Al Comando Generale della Guardia Di Finanza
Via Atenea 238
92100 AGRIGENTO
ag0500000p@pec.gdf.it
Al Presidente dell’A.n.a.c
Dott. Raffaele Cantone
c/o Galleria Sciarra Via M. Minghetti, 10
00187 ROMA
protocollo@pec.anticorruzione.it
“Segnalazione denuncia”

OGGETTO: Segnalazione irregolarità nella gestione del rifiuti nel Comune di Agrigento e conseguente determinazione illegale della tariffa.

Secondo l’attuale complesso normativo, costituito oltre che dalla legislazione statale, anche dalla legge regionale n. 9/2010, gli organi amministrativi sottesi agli A.T.O rifiuti sono stati soppressi e posti in liquidazione, mentre continuano a persistere le  entità territoriali di riferimento e i Piani d’ambito a suo tempo adottati.

Invero, la citata legge regionale n. 9/2010 ha stabilito una nuova denominazione da attribuire agli organismi di gestione degli A.T.O, ossia le S.R.R. Società di Regolamentazione dei Rifiuti.

Attesa la forte difficoltà dell’avvio di questi nuovi organismi, con legge regionale n. 3/2013 è stata introdotta una fase transitoria, la quale prevede che i Comuni in forma singola od associata, in deroga all’obbligo comunitario di gestione sovracomunale dei rifiuti, possono effettuare la gestione diretta dei rifiuti redigendo preliminarmente un Piano di intervento, coerente al Piano d’ambito, che tuttavia deve essere preventivamente sottoposto all’approvazione del Dipartimento acque e rifiuti della Regione Siciliana.

Al Piano di intervento devono essere allegati un capitolato d’oneri e il quadro economico.

Solo dopo l’approvazione del Piano, il Comune (o i comuni associati) potrà procedere  “…all’affidamento, all’organizzazione e alla gestione del servizio…”.

Ebbene il Comune di Agrigento, in totale spregio degli adempimenti previsti dalla citata legge regionale n. 3/2013 e quindi anche senza il vaglio della regolarità e congruità degli oneri occorrenti per il servizio, nel 2015 ha affidato a terzi e per 2 anni il servizio, senza la redazione di alcun Piano finanziario come invece impone il D.P.R, n. 158/1999, mentre per  il corrente anno 2016 lo stesso Ente comunale, ha approvato il relativo Piano finanziario.

Emerge pertanto, un profondo contrasto dovuto al fatto che  il contratto biennale stipulato l’anno precedente copre sia il 2015, che il corrente anno 2016.

Atteso che si ha notizia che il primo Piano finanziario approvato dal Comune di Agrigento risale soltanto al 2013, a copertura della TARES, e che detto strumento, come del resto nei successivi anni, non è mai stato trasmesso all’Osservatorio nazionale dei rifiuti, si ritiene che detti strumenti tecnico-finanziari, obbligatori al fine di determinare la tassa sui rifiuti (TARI) non sarebbero mai stati vagliati in merito alla loro congruità.

E siccome le citate tariffe derivano direttamente dal Piano finanziario, si ha motivo di ritenere che esse siano troppo esose e che quindi i piani finanziari siano stati molto dilatati, con l’inserimento di voci improprie, penalizzando oltremodo i cittadini contribuenti.

Si invocano gli interventi ispettivi di codeste Istituzioni, al fine di verificare la regolarità della condotta del Comune di Agrigento e il pieno rispetto del dettato normativo sugli aspetti segnalati.

f.to Giuseppe DI ROSA